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JToti. Non^ posso qui contenermi di non di
eHe è, o una goffa supposizione,
re ,
od una maliziosa calunnia T affermare ,
come fa il N. A. 9 che vi siano mai
stati di quelli che abbiano
misurata la
pena dei delitti commessi contro la di
gnità delle persone^ senza riguardo ai
danno , che portano simili delitti al pub
blico bene . Dove mai ha letto il N.
A. che i delitti commessi contro le per
sone costituite in qualche Dignità , si
puniscano solamente riguardo alla digni
tà delle medesime, e non per riguardo
ancora del bene della Nazione? Come?
insegnerebbe egli per avventura , che
si debba gastigare ugualmente , chi da
uno schiaffo ad un vii facchino , che co
lui, che commettesse un simile attentato
contro un Generale d’Armata ?
Quanto poi al sofffma è vero , che
una irriverenza all’ Essere degli Esseri
è un peccato gravissimo , e che sarà pu
nito quanto l’assassinio di un Monarca,
considerato come un uomo semplice
mente , e non come una persona , che
rappresenta le più vive immagini di
Dio sul nostro Globo . Ma altra cosa
è il dire, che un tal delitto sia infini
tamente più grave per sua natura d’ un
altro delitto ; ed altra decidere del mo
do , c del tempp, nel quale devono es
ser puniti i delinquenti, Si rifletta in
Dettagli
- Page N°:50
- Publication:
- Author:Cesare Beccaria