Cesare Beccaria

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le, perchè sebbene s’ignori la cagione-*
e la forza, della medesima ; si può ad
ogni modo calcolarla dagli effetti , in
una maniera tanto certa, quanto sarebbe
un’aberrazione se qui ne volessi parla­
li
essendo notissima .
Non'si contraddice però in quel che
scrive nell’Articolo, che a quello vien
'< MPa.i dietro immediatamente (a), perché qui
* •
.-ripete assai chiaro, .che la vera misura
'dei delitti è il danno della .Società, v
vuole che questa sia una verità palpa­
bile : ma che nondimeno per una mara­
viglio? a combinazione di circostanze- ,
non sono con decisa sicurezza conosciute,
che da alcuni pochi pensatori, uomini d1
ogni Nazione, e d'ogni tempo: sì lamen­
ta quindi con incredibile acciecamento-,
ed audacia che Le opinioni Asiatiche
£cioè la Religione) e le passioni (cioè
i Principi Cristiani ) vestite di autori­
tà , e di potere , hanno la maggior par­
te delle volte per insensibili spinte ( la
predicazione delle verità del Santo Van­
gelo ) alcune volte per violenti impressiti
ni ( i miracoli i più strepitosi ) sulla
timida credulità degli uomini ( il Popo»
Io Cristiano ) dissipate le semplici no­
zioni , che forse formavano la prima Fi­
losofia delle nascenti Società , ed a cut
Induce di questo secolo , ( la luce era
nei mondo, ma Je tenebre ec. ) sem-
!

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  • Page N°:54
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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