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ira , che et riconduca con quella maggior
fermezza perù che puh essere sommini
strata da un esame Geometrico , da mtl-
le funeste conseguenze , e dagli ostacoli
medesimi..
Chi mai sarebbe qui quel Cristiano
tanto poco zelante della
riputazione
della sua divina Religione, che si potes
se contenere in questo passo di non pro
rompere nelle piu tremende esecrazioni
contro 1 ’ infame cd empia maldicenza ;
colia quale si descrive, e si calunnia qui
tutto quei che v’ha di più augusto, e
di più rispettabile *neir universo ? Chi
mai potrebbe trattenersi d’ esclamare ,
che quest’ Autore ha sorpassato la mi
sura della più maligna, e più sfrenata
satira? Ma quanto a me voglio mostra
re, che so qual debba essere la modera
zione, di cui deve piccarsi chiunque
scrive contro d’un’altro, quantunque
abbia sempre disapprovato la malintesa
dilicatezza di -quei tanti, i quali con
dannano d’ impolitezza tutti i Lettera
ti, che malmenano certi empj Scrittori
con frasi poco civili, senza poi che si
formalizzino in udire, e leggere^ che
quelli, coi modi i più villani, ed i più
temerari, trattano di buffoni gli Eccle
siastici, di Tiranni i Monarchi, di fa
natici r Santi, d’impostura la Religio
ne, c che bestemmiano perfino la Mae*
stà
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Dettagli
- Page N°:55
- Publication:
- Author:Cesare Beccaria