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lati i patti , coi quali gli fu accordata .
Quale è dunque ( prosegue 1*A. ) quel
diritto , se non quello della forza y che
dia la podestà ad un Giudice di dare
una pena ad un Cittadino , mentre si
dubita se sia reo , o innocente ì L’ A.
chiama cotesto operare un dilemma ; e
Jo porta. Non. è nuovo questo dilemma
( die1 egli ) o il delitto è certo , o incer
to / se certo, . non gli conviene altra pe
na , che la stabilita dalle Leggi, ed
inutili sono i tormenti, perchè inutile la
confessione del reo ; se è incerto, non
devesi tormentare un innocente, perchè
tale secondo le Leggi è un uomo , i di
cui delitti non sono provati ,
Bisogna eh’ io confessi, che cotesto è
un discorso, ed un argomento, che deve
sedurre la gente poco versata in certe ma
terie; ma in verità , che quanto alla sua
sostanza, fa stupire come un Letterato
d’ un’acre penetrazione, e di buon cri
terio, come apparisce il N. A. non siasi
vergognato di fare, e di portare un cosi
fallace , e miserabile raziocinio , e co
me in. oltre abbia avuto il coraggio di
parlar d’ un dilemma , eh’ è stato cento
volte sfatato c fatto svanire. L’ingan
no, e la debolezza del suo discorso ,
deve tanto più condannarsi in un suo
pari , quanto eh’ egli ha^ l’ impertinenza
di voler far da pedante in cose di tanta
se-
V.-
Dettagli
- Page N°:82
- Publication:
- Author:Cesare Beccaria