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cui gli oggetti non si presentano ,
che tutti d’ un pezzo , benché in realtà
siano composti di mille parti?
Del resto non è mica una colpa poco
grave quella d’un Reo, il quale legitti
mamente interrogato dal suo Giudice,
ricusa di confessare la verità. # So che
farò ridere il N. A. cd altri del suo
Dirò ad ogni modo,
stesso carattere.
che uno dei più dotti Pontefici, che ab
bia adorati la Città dei Sette Colli, ha
giudicata quella disubbidienza per un de
litto così grave, e così offensivo alla
verità, ed alla Giustizial , che ha obbli
gato specialmente tutti i Confessori a ne-
gare l’Assoluzione Sacramentale a quei
Rei, i quali legittimamente interrogati,
non volessero confessare la verità, ezian
dìo che fossero certi, che tacendola, sa
rebbero liberi, e che confessando fossero
certi , che sarebbero condannati ad ima
morte quantunque crudele . Questa sem
bra , lo confesso, una dottrina assai du
ra; ma a quelli solamente, che non han
no la Dottrina, la penetrazione, e la
ragionevole clemenza di quel gran Papa.
Ma vediamo 1’ altra ragione , che il
N. A. dice , che aggiugne di suo contro
l’uso della Tortura. Io aggiungo di pià (a ) ?iS,
( dice 1’A. ) (a) che egli è un voler con- i* .
fondere tutti i rapporti, /’ esigere, che
un uomo sia nello stesso tempo accusato^
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Dettagli
- Page N°:85
- Publication:
- Author:Cesare Beccaria