Cesare Beccaria

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'ba qui accennare la notissima notizia.*
che il Giudice non
può procedere alL ’
esame d' un reo, senza che siano pre­
corsi indizii, e notizie'sufficienti di rei­
tà. Da capo dunque. L'esame d' un
reo è fatto per conoscere la verità ; ma
se questa verità difficilmente scopresi all}
,/iria.> al ; gesto , alla fisommi a eVun uo­
mo tranquillo , molto ttieno scoprir assi in
un uomo, in cui le convulsioni del dolore
alterano tutti i seg ni, per li quali dal^
volto della maggior parte degli ,uomini
traspira qualche volta la verità..
Quand’anche si concedesse, che la ve­
rità traspiri manco negli uomini nell*
atto che sono tormentati, :che quando
•sono tranquilli; questo non dovrebbe
impedirete far credere inutile T uso dì
far tormentare i rei; perchè questi non
sono tormentati per uso dei .'Disegnato­
ri, ma per lume e notizia dei Giudici.,
che attendono alla .voce , e non-alla fì-
sonomia.. Del resto è falso, che si sco­
pra più facilmente la verità , e Tinter-
no degli «uomini posti-in uno -stato di
tranquillità., che posti nella Tortura
Il solo apparato ccii - tormenti ha fatto
■edi#miracoli in molti «rei, per fare ad
•essi confessare immediatamente la veri­
tà, e perchè dessero sul fatto i più in­
dubitati indiz; d’ essere veramente rei:;
ted all’opposto gli innocenti sottoposti

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  • Page N°:91
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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