Cesare Beccaria

X 114 X
esaminare le pene del Bando? le Confi­
sche , e lo Spirito di Famigliai ma tut­
to fuori di luogo, e senza scrivere non­
dimeno niente o di nuovo , o di buono ;
e di piti i francesismi scriffì scriflì che si
trovano in tali Articoli., fanno più ac­
corto chi legge della parzialità del N.
A. per certi Scrittori .
Scorse coteste materie ritorna a ripi­
gliare il suo primario soggetto , cioè a
parlare della dolcezza delle Pene , ed
ancor qui si rivolta in tutte le fogge,*
e si arrampica su i più rovinosi maci­
gni , ed in mezzo i più laceranti rovi ,-
affin d’arrivare a far che si persuadano
i suoi Lettori, che non si deve condan­
nare a morte nessuno ; e discorre vera­
mente circa tale argomento in maniera,
che chi legge è sforzato a compatire i
suoi paradossi - , e stare ad osservarlo con
quello stess’occhio di curiosità, col qual
si starebbe osservando un qualche sven­
turato , che cade inavvedutamente in un
lago nell’atto Stesso, che si sforzava di
sortir fuora di un piccolo fiume in cu*i
era incautamente caduto » Ma non bi
sogna schifarsi nello scoprirei suoi prò
ditorj soffismi, le sue invisibili sottigliez
ze, i suoi finti timori, i suoi tortuosi
beili dt o-cavilli, e le sue violenti astrazioni.
delie Pe­ La fondamentale proposizione che
pianta il N. A. per riuscir di provare
tetta
ne.

Dettagli

  • Page N°:114
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
Loading...