Cesare Beccaria

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dice (tf) ) non si raccapriccierà eVorrore ^ p3* £
per i barbari, ed inutili tormenti, che6 ' ll‘* *
da uomini, che. si. chiamavano sav) , fu­
rono ro« freddo animo inventati , ed ese-
guiti ? Chi può non sentirsi, fremere tut­
ta ’a parte la più sensibile , nel vedere
mi a "'aja d1infelici , che la miseria , o
voluta ,, o tollerata, dalle Leggi , che han­
no sempre favorito i pochi ed. oltraggia­
to i . molti . trasse ad un disperato ritor­
no nel primo stato di natura , o accusati
di delitti impossibili , e fabbricati dal­
la timida, ignoranza , o rei non d'altro,
che di esser fedeli ai prof rii principii ,
da uomini dotati dei medesimi sensi, e
per conseguenza delle medesime passio­
ni , con meditate formalità, e con lenti
torture lacerati, giocondo spettacolo d
una fanatica moltitudine ? Così calur
niosamente 1 ’ A..
Bisogna dedurre da cotesto sopra ogr.
misura furibondo epifonema, che s’ im­
magini il suo Autore, o che non vi
siano altri, fuori di esso , eh’ abbian lette
le Storie, o che. tutti gli debbano cre­
dere sulla parola, qualunque cosa eh’
avanzi.. Ma quanto a me tutto all’op­
posto son. persuaso, ch’egli stesso sia
quello che o abbia pochissima, contezza
delle Storie., o che noa abbia fatto que­
sto studio, che. nelle Opere più sospet­
te. de’Protestanti, ed in altro non esat­
te,

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  • Page N°:123
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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