Cesare Beccaria

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•ec. Ma tutto ma'e : laonde sino a tan­
to che non si troverà la maniera di ri­
montare le passioni degli uomini in un
mòdo migliore di quello , che vediamo
di presente ; una delle due : o condan­
nare i malfattori con tutto il giustissi-»
mo rigor delle Leggi , come si è fatto,
sin qui.; o sciogliere .tutti gli uomini
dal fatto sociale e rimetterli nella sup­
posta loro naturale libertà , cd in taL
caso chi mai potrebbe immaginarsi , an-.
zi chi è mai che non veda .in quali or­
rori , cd in quale spaventosa, e desola-
trice confusione non si troverebbe in
un momento tutto il genere umano?
Anzi si .potrebbe in oltre affermare ,
che seguirebbe altrettanto in brevissimo
tempo , 'Se mai si abbandonasse il-costu­
me dei tormenti, e della morte contro­
de’ scellerati - , come con tanta ostinazio-.
ne vorrebbe il N. A. che s1eseguisce .
In fatti allora solamente non sarà ne­
cessaria la pena di morte, quando per.
govemarc*gli uomini non vi sarà più.
bisogno nò di Leggi, nè di Sovrani.
Immediatamente dopo questa sua acér-
(j) p
10.art.i. ba piuttosto Satira ch’invettiva (a) co-.
nal,dfe ' roineia.il N. A. a parlare della pena di
verte. M orte, e pronuncia, che l'inutile prò-
di gali tei dei supplì cj , che non ba mai
resi migliori gli uomini, lo ba spinto>
ad esaminare . se la Morte sia ve ramerà

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  • Page N°:130
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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