Cesare Beccaria

che non' è-possibile, w . .
si possano mettere e restare _
colla forza di certi oggetti , che sono
della natura di quello della morte , la
quale , conforme costa dall’ esperienza ,
ha fatto sempre contrabbilanciare gli ani­
mi , che si credevano i più forti.
II
timor della morte è stato sempre lo stes­
so, ed ha sempre prodotto gli stessi ter­
ribili effetti in tutti gli uomini di tutti
i Secoli, e di tutti i tempi ; cd è im­
possibile che nè anche dopo cento Se­
coli , non che cento anni, come dice I’
A. gli animi nostri possano incallirsi al
•terror della morte; perchè un tal ter­
rore nell’ uomo è altrettanto necessa­
rio , quanto è necessario che 1 ’ uomo
viva ; e credo però che p A. abbia det­
to per pura bizzarria , che si possa ar­
rivar a temere ugualmente la Ruota ,
che la Prigionia: se tal cosa fosse pos­
sibile in tutti , a quest’ ora gii uomini
sarebbero per dir così veri Apatisti ;
e per la stessa ragione sarebbero potuti
giugner a temere egualmente la Ruota,
che la menoma parola ingiuriosa „ cioè
a non temere più verun supplicio.
Ho lasciato di notare che nella pagi-
•na sessanta scrive con moka oscurità,
che la impunità stessa nasce dall1atro­
cità dei supplici : proposizione ancor
questa contraria alla spcrienza, la qua­
ìe
r t o III.
L

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  • Page N°:161
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  • Author:Cesare Beccaria
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