Cesare Beccaria

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•rei, sia giusta ed utile al Pubblico, ed
affermiamo essere utile e giustissima.
In questa stessa pagina (b) scrive con Atr.* ,
•^spaventosa audacia , che le Leqgi han­
no sempre favorito i pochi , ed oltraggia­
to i molti : quando è cerro esser avve­
nuto sempre P opposto . Afferma poi
che le medesime Leggi hanno punito'
molti infelici accusati di delitti impos­
sibili j per i quali delitti impossibili sen­
za meno intende di quelli di Magia ,
c. di Stregoneria . Ma gli sappiamo di­
re, che cotesta è un’accusa calunniosa,
ma reale, che dà contro il sagro Tri­
bunale dell’Inquisizione, il quale giam­
mai è giunto a tanta ignoranza di cre­
dere Fatto, l’impossibile; ed aggiungo
che quantunque io abbia tanto dispregio
per l’Arte Magica , quanto ho sempre
amato il quattro e quattro fa otto ; so
dire ad ogni modo, che non tutti i de­
litti che si attribuiscono alla Magia so­
no impossibili ; e che s’è vero che gli
uomini non sono- capaci per nessuna
.scienza di certe operazioni', pcr lo me-
.no è certo , che vi sonp stati di quelli,
che col più sacrilego abuso hanno tcn-
.tato di riuscirvi ; e che P Inquisizione
.ha condannati appunto questi sacrileghi
attentati, e non il loro effetto, come
o malignamente, od imperitamente, sup­
pone il nostro Autore]
L 2
Con- '

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  • Page N°:163
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  • Author:Cesare Beccaria
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