Cesare Beccaria

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Contuttociò una' simile accasa data
al più giusto di tutti i Tribunali gli si
potrebbe passare per uno scherzo all’
A. in confronto dell’alrra che dà alio-
stesso, affermando nella pagina 61. che
ha fatto morir crudelmente uomini non
d'altro rei, che di essere stati fedeli ai
proprj principi ; perché è chiaro , che
qui parla dei delitti d’ Eresia . Prima
è falso, che gii Eretici siano puniti so­
lamente perchè sono fedeli sinceramente
ai propri lumi naturali. Secondariamen­
te suppone male che non si possa esser
rei , allorché si resta fedeli ai propri
principi ; perchè io credo , che tutti gii
empi e tutti gli scellerati siano/edelissimi
ai propr; principi ; ma bisogna vedere
se i nostri principi sono buoni, o rei ,,
ed allora giudicare se si debbano puni­
re quelli che restano fedeli ai propri
principi * Mi persuado‘facilmente, che
ri N. A. perdonerebbe con molta diffi­
coltà ad un suo Assassino-, quantunque,
questo gii protestasse' d’averlo assaltato’
e maltrattato perchè così gli dettano i
proprj principi'. In terzo luogo , sic­
come-insegna lo stesso A. conforme ab-
biamo veduto di sopra, chela vera mi­
sura' delle pene deve essere ri danno che
sr reca alla Società , così bisogna che
confessi, che la Chiesa fa bene a cerca­
re il gastigo degli Eretici, e che non
* * )

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  • Page N°:164
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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