Cesare Beccaria

r omicidio , ne co,,
desime, e per allontu.
dall' assassinio ordinino un t
sassinio
- Io chiamo scherzi ancor questi , pt4
chè non posso persuadermi che il N. A.
non sappia che le Leggi puniscono con
pena di morte appunto per T orrore che
hanno le medesime per sé stesse all’ro­
micidio , e per desiderio che 1 ’ abbiano
.ancora gli altri ; e di questa verità la
persuasione è comune più che non .con­
venga provarlo .
Bisogna .riflettere che tutto il punto
'consiste qui ; cioè se sia sperabile e pos­
sibile, che gli uomini lascino di com­
mettere degli omicidi. , e di turbare con
altri misfatti la Società senza l’ esempio
della pena di morte. Se ciò non è pos­
sibile, converrà, e conviene in fatti lo
stesso N. A. che la pena .di morte ^
necessaria ed indispensabile. Ma tutte
(e Nazioni di tutti i Secoli'., e di tut'
i tempi, c la ragione altresì c la ^
rienza hanno sempre fatto vedere 5
nulla può raffrenare gli uomini
bare la Società, se non la sola p> f
morte ; converrà dunque confessar
la pena di morte è necessaria •£-
è che però se 1 ’ A. non iscriva
sto per pura bizzarria di sche
«deve giudicare per un uomo,r m
; i

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  • Page N°:171
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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