Cesare Beccaria

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/lenet ostinato. Egli dice che gli sem­
bra un assurdo , che le Leggi che dete­
stano l\ omciidio, V ordinino ad ogni modo
pubblicamente. Ma io replico che que­
sto s i è uno scherzo puerile , perchè co­
sà imporca che ordinino un pubblico
omicidio, quando questo sia giusto, e ne­
cessario , e che ottenga il suo fine, quel­
lo cioè, che non si commettano degli
ingiusti omciidi ., e dell’altre scelleratez­
ze? La distruzione del male è un be­
ne de i più reali e dei piti perfetti.
Ma se quanto abbiamomi’ ora vedu­
to s i può passare all’A. per uno scher­
zo , non si deve fare altrettanto di ciò
O ) p a c^e avanza nel ragionamento che fa nel-
’la pagina seguente (a) : Odiali sono le
vere ele più utili Leggi (comincia qui a
domandare? ) e risponde : Quei patti e
quelle .condizioni, che tutti vorrebbero
osservare e proporre, mentre tace la vo­
ce sempre ascoltata dell’interesse priva­
to , o si combina con quello del pubbli-
co. Ma domando ancor io s’ è possi­
bile , che tutti gli uomini di tutti i Cli­
m i e di tutte le Nazioni si accordino a
giudicare una stessa cosa dove si tratta
d i Leggi e dj Doveri? E quando mai
potrà cessar di parlare nel-cuore umano
la voce sempre ascoltata dell9interesse
privato ? Quando mai potrà riuscire che
f interesse privato sia da tutti gii uomi­
ni

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  • Page N°:172
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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