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re tutta V umanità, inimica e V esecrazio
ne universale ; quasi che i Giudici vindici
fossero, della, sensibilità degli uomini, e
non piuttosto dei patti che li legano tra
di loro . Il luogo della pena, è il luogo
del delitto i perche ivi solamente y e non
altrove y gli. uomini sotto sforzati offende
re un privato per prevenire /’offesa pub
blica .. Uno scellerato y ma che- non ha
rotti i patti di una Società di cui non
era membro , pub essere temuto» , e pero
dalla forza superiore della^ Società esilia
to ed - escluso, ma noti punito.colle forma
lità. delle' Leggi, vìndici, dei patti, e non
della. malizia intrinseca delle azioni.
M’immagino adesso che il mio Letto
re siasi nauseato delle franche' sciocchez
ze,. che si trovano in cotesto lungo Ar
ticolo,. quanto mi sono annotto ancor
io in trascriverlo. Non vorrebbe quii*
A. che fosse punito uno scellerato per
qualunque, suo delitto se non dai suo pro
prio Sovrano,. e non. considera che fa
cendogli buona questa sua pretensione si
aprirebbe la strada ad infinite, iniquità,
e. che- nessuna Società potrebbe più viver
sicura. In verità che sembrerà a tutti
impossibile, che iLN. A. abbia potuto
avanzare una massima così, falsa e così
rovinosa.. Io ho riletto più.volte il suo
passaggio temendo d’averlo male inteso,
e . tutti farebbero altrettanto : secondo co
te-
Dettagli
- Page N°:187
- Publication:
- Author:Cesare Beccaria