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testa massima tutti potrebbero fare im
punemente tutto il male che vogliono ,
purché non lo facciano nel proprio Pae
se ; ed uno Srato dovrebbe soffrir la pro
pria rovina senza potersi riparare dalie
altrui iniquità, perchè non sono suoi
sudditi quelli che 1 ’ offendono. Si può
egli dire una'cosa peggiore di questa?
Ma le ragioni, che porta 1’A. per
prova di tale errore, sono peggiori an
cora: delie sue proposizioni. E'vero pri
mieramente , che il carattere di suddito
non è indelebile , nè inferiore a quello
di schiavo ; Ma un malfattore non si
punisce, nè perchè è suddito, nè perchè
è schiavo, ma bensì perchè è un uomo
dannoso alle Società, ed alla Gente .
Qiiando un uomo quantunque privato
si vede assalito ingiustamente da un al
tro uomo, l’assalito, se può, si vendi
ca subito dell’ aggressore , senza star a
considerare se questi sia libero, o schia
vo , suddito d’ uno Stato o d’un altro ;
e penso che farebbe altrettanto lo stesso
N. A. Ora quello che credono d’ aver
diritto di fare, e che fanno ogni giorno i
privati, si negherà.che lo possa fare un’
intiera Nazione ? Questo è un eccesso
d’ irragionevolezza
Non è però meno irragionevole, chia
mare astratta quella ragione, perequi si
giudica, che chi offende /’ umanità, me
ri*
i
Dettagli
- Page N°:188
- Publication:
- Author:Cesare Beccaria