Cesare Beccaria

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S t nella Società e difficili a provarsi, e
in questi la difficoltà della ^prova tien
luogo della probabilità delT innocenza ,
ed il danno dell' impunità essendo tanto
meno variabile , quanto la frequenza di
questi delitti, dipende da princip) diver­
si e dall' impunità medesima ; il tempo
dell'esame e il tempo della prescrizione
p*' 8 devono diminuirsi egualmente (a) .
E* dunque d'opinione 1 ’ A. che la
difficoltà della prova debba tener luogo
delia probabilità dell* innocenza dove si
tratta di delitti frequenti, per quanto
esser possano dannosi al ben pubblico ;
e però si maraviglia , che gli adulteri/
e la greca libidine , che sono delitti di
difficile prova , siano quelli che secondo
i principj ricevuti ammettano le tiranni­
che presunzioni, le quasi prove , le semi­
prove ( quasi che un uomo potesse essere
semi-innocente , e semi-reo , cioè semi­
punibile, e semi-assolvibile) dove la
tortura esercita il suo crudele impero nel­
la persona dell' accusato , nei testimoni},
e per sino in tutta la famiglia di un
infelice , come con iniqua freddezza inse­
gnano alcuni Dottori , che si danno ai
Giudici per norma e per Legge .
Io non dirò niente qui della massima
rovinosa del N. A. che nei delitti fre­
quenti la difficoltà della prova deve te-
?ier luogo della probabilità dell’ innocen-

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  • Page N°:199
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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