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che si oppone alle Leggi di natura ; cer
to essendo , che se fosse un’ azione leci
ta presto presto le Donne cesserebbero
di dar della prole , e che le Società re
sterebbero prive d’ uomini ; si sa pari
mente, che r adulterio è la cagione dei
più gran disordini , e dei più gran mali
che si deplorano in tutte le Famiglie >
odiò tra i coniugati, trascuratezza dei
propri figliuoli e della propria casa, im-
p gni e risse con tutti ; contuttociò, ecco
c me ha scritto il N. A. di questo pcc-
c . , per levarne V odiosità e la gravi-
\- 1: se io avessi a parlare (dice (a) ) a ^ P!iB »
Wazioni ancora prive della luce della
Religione, direi , che vi c ancora ur*ial
tra differenza considerabile fra questo
e gli altri 'delitti ; Egli nasce dall’
abuso di un bisogno costante ed univer
sale a tutta V umanità , bisogno ( aggiu- D ; arr
gne con un’ indegna lepidezza ) anterio- &nre.ee
re, anzi fondatore della Società medesi- fareet!}
ma ; laddove gli altri delitti distruttori Deiini*
di essa hanno un origine più determina
ta da passioni momentanee , che da un
bisogno naturale . Ma è falso che tutti'
ì delitti non nascano da un bisogno na
turale, benché non tanto generale qnan-
to il primo ; è falso ancora , che per
chè P adulterio nasce da un bisogno na
turale e generale , perciò non si debba
gravemente punire 5 perchè lo stessa N.
Dettagli
- Page N°:204
- Publication:
- Author:Cesare Beccaria