Cesare Beccaria

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ìczza maggiore .di quella dei nostri Spi­
rici Forti?
L’ Articolo che abbiamo notato sin
qui è quello che dà fine alla materia dei
Delitti e delle Pene, conforme l’ha trat­
tata il N. A. perchè si affretta a termi­
nare il suo Libro con toccare assai leg­
germente, secóndo il suo costume , gli
alrri Articoli ch’ha voluto aggiugnere .
Tra questi il primo si è quello dove
parla delle false idee d’utilità, che s,i
formano i Legislatori; e dice qui(à) che (*>Pag ,
è ma falsa idea d' utilità quella che oVtifai.
trascura i motivi presenti per dar forza** [d* ed *
ai lontanij che chiama di debole impres- unhtà•
sione. Intenderebb’egli qui per avven­
tura , che sia una falsa idea d’ utilità
pensare più alle-cose spettanti alla Reli­
gione ed eterne, che alle temporali e
presenti ? Sappia che si può. far l’uno e
l’altro: sappia che chi non ha cura del­
le prime trascurerà e riuscirà. male an­
che in tutte le altre; sappia'finalmente
che la Politica disgiunta dalla Religione
non ha mai ben sussistito , nè mai potrà
sussistere. La Religione è quella che fa
che i sudditi siano ubbidienti, ed i So­
vrani giusti. Se la Religione non è conv
patibile colla Politica d ’ un Ministro , si
dovrà dire, che non lo sarà neppur con
quella dei sudditi e dei nemici dello Sta-
to; che sarebbe un funesto, e rovinoso
pria-

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  • Page N°:216
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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