Cesare Beccaria

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sarebbe felice, perchè è Iddio solo quel­
lo che ci può rendere, e che ci rende
felici ; e di più, se ad una tal Nazione,
se ne troveranno vicine delle altre, più
popolate, più ricche, ec. questa sarà
-sempre in pericolo, nè mai abbastanza
sicura. Tutto è relazione ►
Si avanza 1 *A. nella stessa pagina (a)
e dice, che siccome le costanti e sempli­
cissime Leggi della Natura non impedi­
scono che i Pianeti non si turbino nei
loro movimenti, così nelle infinite ed op­
postissime attrazioni del piacere e del
dolore non possono impedirsene dalle Leg­
gi umane i turbamenti ed' il disordine .
Ma dice una cosa opposta a quanto ha
scritto su la costanza del bene e del ma­
le, e di più tutti sanno esser impossibi­
le l’impedire tutti i disordini, ma non
per questo dobbiam tralasciar d’impe­
dirli; anzi questo è lo scopo delle Leg­
gi e dei Legislatóri.
Non ardirei decidere se 1 ’ A. parli da
senno nella pagina 96. (b) dove dice , (* )
che se la probabilità dei delitti c propor- * •
zionata al numero dei motivi, /’amplia­
re la sfera dei delitti è un crescere la
probabilità di conimetterli ; ciò che so
d i certo è ch’egli equivoca orrendamen­
te. Quando anche le azioni cattive fos­
sero d’ un numero infinitamente gran­
de, devono tutte esser punite a propor-
zio-

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  • Page N°:218
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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