Cesare Beccaria

m in i liberi ; ma tale proposizione net
Secolo corrente è contraria all7esperien­
za j e poi non è sperabile, che tutti
possano diventar liberi e ricchi ; la di-
sugguagiianza della libertà e delle ric­
chezze è tanto fondata su la natura dell’
uomo, come io è, che uno abbia natu­
ralmente una forza di corpo e di spiri­
to maggiore degli altri . Ci* vuole dei
giudizio per essere buoni Cittadini , e
non la libertà e le ricchezze, quantun­
que sia vero che la troppa schiavitù e
la troppa miseria producano lo stesso
effetto , che la troppa libertà e le trop­
po grandi opulenze .
*
Dopo ciò ripiglia, (a) non si sa a qual m p^.
proposito , a parlare dei cattivi effetti, 9, 7 ar*r*
che deve produrre l'incertezza delle Leg­
ni nelle Nazioni di clima differente, ma
i. to metafisico, tutte cose , che per
mille combinazioni possono avere un ef­
fetto differente, ed anche contrario. In
seguito poi avanza proposizioni così stra­
ne che non gii si può tener dietro. Vo-.m -
lete prevenire i delitti ? ( dice ) (b) Fa- s'cr. s
te che i lumi accompagnino la libertà .
I mali che nascono dalle cognizioni sono'
in ragione inversa della loro diffusione,
e i beni sono nella diretta. Così FA.
ma io penso che V uomo diventa peg~-
giore a proporzione che''diventa più
libero, ila speranza dei moderni di'
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  • Page N°:220
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  • Author:Cesare Beccaria
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