Cesare Beccaria

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Immediatamente dopo le riportate pa­
role',' 1 ’ Aurore vi aggiugr- le seguen­
ti (a).
Un ardito impostore'he ' « w -^ ssPEa ‘
pre un uomo non volgare , ha te adora-
ziòni d' un popolo ignorante 5 e le fischia- ,
te d’ «« illuminato . A questo rispon­
do , che deli* impostore va bene ; ma
un uomo iniquo inganna tanto il popo­
lo , che le persone illuminate ; ed an­
zi più queste, che quello ; supposto
che per uomo illuminato 1 ’ A. non in­
tenda il furbo ed il malizioso.
Quan-,
do tutto il genere umano sarà assai più.
illuminato di quello che lo è di presene
te, saranno piu illuminati anche gl’ im­
postori ed i furbi ; e così saremo sem­
pre nello stesso caso - Bisogna dunque
trovar la maniera di accrescere •la buo­
na volontà di far bene , e non il nume-,
ro delle cognizioni . Del resto se gli.
uomini i più illuminati sono quelli che.
osservano le Leggi più degli altri, quc-.
sto sarebbe un segno evidente , che le.
Leggi sono buone. ■
Notiamo un’altra cosa di qualche ri­
lievo. Nella stessa pagina (6) parla co-(a) p^.
sì . La moltiplicazione dell’ itman pene- *• * arf *
re sulla faccia della. terra introdusse le u
arti più rozze, le prime Leggi, che era­
no patti momentanei, che nascevano colla
necessità, e con essa perivano. Qttesttr'
( segue a dire ) fu la prima filosofa de

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  • Page N°:222
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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