Cesare Beccaria

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lenza di uno, o di molti contro un pri-
'o ato Cittadino, decessero essenzialmen­
te pubblica , pronta , necessaria, la mi­
ni ma delle possibili nelle date circostan­
te , proporzionata ai delitti , dettata dal­
le Leggi.
[ o non no già riportato cotesto Teo-
rema, perché Io creda qualche cosa d i
utile , o d i pellegrino ; ma anzi per far
osservare, che il N. A. ha voluto chiu­
dere il silo libro, conforme lo ha co­
minciato; vale a dire, con una propo­
sizione falsa, astratta, ed offensiva alle
Leggi ed ai Legislatori ; falsa perchè in­
segna che ogni pena dev'essere essen­
zialm ente p ubblica, quando è certo quan­
to la stessa certezza , che si danno mil­
le casi in cui la pena deve farsi esegui­
re essenzialmente in privato, e colla
maggior possibile segretezza ; e 1 *affer­
mare il contrario si è una vera ed in-
iusta offesa, che s'i fa a’Sovrani ed ai
f,egislatori, che con ottime ragioni giu­
dicano Topposto del N. A. Ho asseri­
to d i più che tale proposizione, sicco­
me anche tutte le parti d i
quel Teore­
ma, sono troppo astratte, perchè vera­
mente nulla ci dicono d i preciso e d’u­
tile per la pratica; mentre ci resta an­
cora da saper determinare, quale sia la
vera msiura della prontezza con cui si
deve punire, quale la pena assolutamen-

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  • Page N°:242
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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