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lenza di uno, o di molti contro un pri-
'o ato Cittadino, decessero essenzialmen
te pubblica , pronta , necessaria, la mi
ni ma delle possibili nelle date circostan
te , proporzionata ai delitti , dettata dal
le Leggi.
[ o non no già riportato cotesto Teo-
rema, perché Io creda qualche cosa d i
utile , o d i pellegrino ; ma anzi per far
osservare, che il N. A. ha voluto chiu
dere il silo libro, conforme lo ha co
minciato; vale a dire, con una propo
sizione falsa, astratta, ed offensiva alle
Leggi ed ai Legislatori ; falsa perchè in
segna che ogni pena dev'essere essen
zialm ente p ubblica, quando è certo quan
to la stessa certezza , che si danno mil
le casi in cui la pena deve farsi esegui
re essenzialmente in privato, e colla
maggior possibile segretezza ; e 1 *affer
mare il contrario si è una vera ed in-
iusta offesa, che s'i fa a’Sovrani ed ai
f,egislatori, che con ottime ragioni giu
dicano Topposto del N. A. Ho asseri
to d i più che tale proposizione, sicco
me anche tutte le parti d i
quel Teore
ma, sono troppo astratte, perchè vera
mente nulla ci dicono d i preciso e d’u
tile per la pratica; mentre ci resta an
cora da saper determinare, quale sia la
vera msiura della prontezza con cui si
deve punire, quale la pena assolutamen-
Dettagli
- Page N°:242
- Publication:
- Author:Cesare Beccaria