Cesare Beccaria

X *47.X-
mo all’impossibile . La Novità è un
frutto , che sembra che non maturi che
dopo Secoli molti .
Quanto poi alle m aterieche il N.
A. ha preso ad esaminare, oltreché le
ha disposte arbitrariamente, c con un
ordine, inverso e perturbato , massime
per riguardo dei Titolo del suo Libro;'
di più ha scelte quelle, che non abbiso­
gnavano del sfco esame, c. ne ha ommes-
se dell7altre, che saria stato più utile
discutere, e rischiarare;.ed inoltre non
ha fatt’altro,, che mostrare, cd esage­
rare il male, senza, saperci accennare il
rimedio, anzi con dare.lo stesso male
per disperato. Molti moderni Scritto­
ri, ed appunto quelli,, che fanno più
strepito tra il volgo, non sanno.far al­
tro che gridare disperatamenteche il
Genere Umano è un infermo pieno di
mali, e di piaghe incurabili, ma nessu­
no di simili Autori si. degna ricercare
la cagione dei tanti mali, che ^soffre, ed
a cui è soggetta V umanità ; ed i rimedi
che propongono per la sua guarigione
sono tutti violenti, e peggiori degli stes­
si mali ; perchè gli stessi Medici sono
del numero degli inferrai, ed anche più
impiagati, e più. rovinati degli altri; il
che. tanto è vero , che -s’ è trovato al­
cuno di costoro, che per disperazione
ha frescamente §ostenuto;-che.tai malan-
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  • Page N°:245
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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