Cesare Beccaria

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ni sono necessari, buoni , ed utili alla
natura dell’ uomo, avanzando anche con
più empia ignoranza , che gli uomini
sono sortiti dalle mani dell’Essere sapien­
tissimo ed ottimo così guasti, come si tro­
vano, e di più che tali quali si veggono
di presente, sono perfetti, a segno," che
Iddio stesso non gli poteva formare mi­
gliori , talché m’aspetto , che venga pre­
sto qualcun altro, il quale affermi , che
in questo Mondo non si trova niente
nè di buono , ^ nè di cattivoj ma che
tutto sia tndijfererite .
Qpasi tutto quello che avanza il N.
A. in questo suo Libro, non è appog­
giato che su i due falsi ed assurdi prin­
cipi, che tutti gli uomini nascano libe­
ri , e siano naturalmente uguali, e che
le Leggi non sono , nè debbano esser
altro , che Patti liberi di tali uomini,
fatti nell’ atto, che per motivo di met­
ter la propria vita in maggior sicurez­
za , si uniscono in Società . Ma l’Au­
tore non ha tranquillamente riflettuto ,
che benché 1 ’ uomo sia un animale so­
cievole , come si deduce, e dalle sue in­
digenze, e dalle sue inclinazioni, e dall’
effetto ; ed anche perchè è della speci*
di quelli, che moltiplicano assai ;vad ogni
modo è naturalmente così superbo , e
così portato alla libertà ed all’indi pen­
denza, che non è concepbilie, che vo­
gila

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  • Page N°:246
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  • Author:Cesare Beccaria
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