Diritti dell‘uomo, diritti umani. Tra la storia dei diritti e i diritti senza storia
STORIA DEL PENSIERO POLITICO 1/2017
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versal Declaration of Human Rights da parte dell’Assemblea Generale
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delle Nazioni Unite , ma piuttosto in coincidenza con il declino pri-
ma e la fine poi dell’utopia socialista – a cui va aggiunto il fallimento
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dell’utopia di riforma democratica del liberalismo e del capitalismo .
I diritti senza storia, dunque, delineano la sfida del futuro: la realizza-
zione di un’utopia morale che per essere realizzata non può rimanere
solo morale – una sfida così cruciale da ridefinire perfino il concetto di
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utopia, anzi di utopismo .
4. Agli storici dell’Illuminismo andrà il compito di ribadire lo sciogli-
mento del nodo tra Illuminismo e Rivoluzione francese che ha carat-
terizzato un’intera epoca storiografica, e che la tesi di Moyn sembra
negare, nonché quello di discutere l’appartenenza esclusiva allo stato-
nazione dei diritti dell’uomo. Insisteranno sia sul fatto che quei diritti
siano de l’homme prima e insieme che du citoyen, e dunque sull’univer-
salismo di quei diritti, sia sul fatto che dietro la nazione degli illuministi,
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su cui Moyn pare fondare la sua tesi , ci sia una straordinaria evoluzio-
ne dei concetti di nazione e patria che proprio alle soglie della Déclara-
tion maturò l’innovativa definizione basata sulla comunanza delle stesse
leggi, della stessa costituzione, degli stessi diritti – insistendo dunque
sul cosmopolitismo illuminista, già perfettamente intuito dal Voltaire
di ubi libertas, ibi patria. Dunque, in definitiva, la discussione andrà
verosimilmente a vertere sul «progetto illuministico dei diritti dell’uo-
mo, la sua invenzione e difesa a oltranza dell’individuo contro lo Stato
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assoluto e l’Antico regime e poi contro il principio di nazionalità» .
Agli storici dell’età contemporanea andrà il compito di discutere la
lettura, contenuta nella tesi di Moyn, degli autoritarismi dell’Ottocen-
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to e del Novecento nei termini di «nuove forme di Antico regime» .
Soprattutto bonapartismo e fascismo, infatti, sembrano in realtà voler-
si radicalmente contrapporre all’idea di Restaurazione, proclamandosi
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Sull’evidenza, invece, del richiamo della Universal Declaration of Human Rights alla
Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen nei principi, nella forma e nella sostanza,
nonché nei termini – tenendo ovviamente conto della transizione dal linguaggio politico
moderno a quello contemporaneo – si dirà poco più avanti.
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La tesi viene illustrata da Moyn anche con un grafico dimostrativo (S. Moyn, Theses
on the Philosophy of Human Rights History, cit., p. 10).
S. Moyn, The Last Utopia, cit., p. 227.
Cfr. nota n. 20.
V. Ferrone, I diritti dell’uomo tra utopia e storia, cit., p. 34.
S. Moyn, On the Origins of Human Rights, cit.
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Dettagli
- Page N°:7
- Publication:
- Author:Alessandro Maurini