Cesare Beccaria

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na sarà queli’ unica sorta di schiavitù,
che si possa chiamar giusta , cioè la schia­
vitù , per un tempo delle opere e del­
la persona alla comune società, per ri­
sarcirla colla propria e perfetta dipen- ,
denza> dell’ ingiusto dispotismo usurpa­
to sul patto sociale. Ma quando il Fur­
to sia misto di violenza, la pena dev’
essere parimente un misto di corporale e
di servile. Altri Scrittori prima di me
hanno dimostrato l’evidente disordine,
che nasce dal non distinguere le pene dei
Furti violenti, da quelle dei Furti dolo­
si, facendo l’ assurda equazione di una
grossa somma di denaro colla vita di un
uomo. Questi sono delitti di differente
natura, ed è.certissimo anche in politica
quell’assioma di Matematica, che traile
quantità eterogenee vi è l’infinito
che
le separa: ma non è mai superfluo il ri­
petere ciò, che non è quasi mai stato e-
scguito. Le nicchine politiche conserva­
no più d’ ogni altra il moto concepito,
e sono le più lente ad acquistarne un
nuovo ;
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§. XXXI.
*

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C o.rtn a b b a n d i
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L Contrabbando è un vero delitto, .
che offende il Sovrano .e la Nazione ;
ma la di lui pena non dev’ essere infa­
mai-
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