Cesare Beccaria

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ronca una superiore autorità decfsr-*
del diritto c del torto, ed u ... pubblica,
sufficiente protezione contrr gli attentati
degl’ invasori in dettaglio .
In questo
senso ogni individuo nello stato di na­
tura è chiamato dal nostro Autore in­
dipendente e despota, ma non immune
e sciolto da ogni dover morale , da ogni
giacché regola di alla condotta somma potestà rispetto medesima agli altri non ,
ì lecito tutto, nè ad ogni Nazione, ri­
stro spetto Autore ad ogn’altra , che giunge , nel sistema a circonscri- del no­
far v/ere male ne’ più altrui ristrétti coll’armi confini alla mano il gius nel­ di
la guerra più giusta . Parimente allor­
ché dice l’ Autore, che l’umana giusti­
zia , di cui tratta ,
di
r,eaenon l vuol già dire è qualche che la cosa non
è qualche cosa di vero, ma che non è
un soggetto sussistente fuori di noi, co­
me la Dea Temide de1Pagani , e de*
Poeti , o tal altro simii fantasma .
La
chiama una semplice maniera di conce­
pire degli uomini, maniera che influisce
infinitamente nella felicità di ciascuno ,
volendo significare con questi termini ,
che la giustizia è quel sentimento, che
gli uomini ragionevoli hanno di avver­
sione, di riprovazione, di esecrazione
contro certe determinate azioni ed affé»
zioni, e di approvazione, di stima,, di

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  • Page N°:63
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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