Cesare Beccaria

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benevolenza verso certe altre azioni cd
affezioni dell’ animo opposte dirittamen­
te alle prime ; il qual sentimento di av­
versione , e di detestazione per una par­
te, di approvazione, di lode, di bene­
volenza per i’ altra , è inspirato in ogni
animo non corrotto dalla natura, o dal
carattere di quelle azioni, o affezioni
discrepanti ed opposte , delle quali par­
liamo ; tra le quali e que’ sentimenti vi
è tanta connessione, quanta ve n’ètra
la causa e l’ effetto, tra un’antecedente
e una conseguenza, independentemente
da ogni umano istituto, e da qualunque
politico artificio . E chi non vede, che
que’ sentimenti di riprovazione , di ap­
provazione , di esecrazione e di benevo­
lenza verso quelle azioni ed affezioni ,
che ne sono le cause eccitatrici , influì-,
scono infinitamente, come riflette il no­
stro Autore, nella felicità di ciascuno?
E che altro sono quei nostri sentimen­
ti, e que’ nostri giudizii, verissimi al­
tronde e rettfssimi per sè medesimi, se
non maniere di percepire, come lo so­
no tutti i giudizii e tutti i nostri senti­
menti di ogni genere ? Non bisogna a-
dunque avvelenare la frase usata dal
nostro Autore, ove parla dell’ umana
giustizia . Siccome egli è un fargli trop­
po il gran torto, se interpetrar si vo­
glia ciò che e’ dice de’vizii e delle vir­
tù ,
. jM
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  • Page N°:64
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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