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benevolenza verso certe altre azioni cd
affezioni dell’ animo opposte dirittamen
te alle prime ; il qual sentimento di av
versione , e di detestazione per una par
te, di approvazione, di lode, di bene
volenza per i’ altra , è inspirato in ogni
animo non corrotto dalla natura, o dal
carattere di quelle azioni, o affezioni
discrepanti ed opposte , delle quali par
liamo ; tra le quali e que’ sentimenti vi
è tanta connessione, quanta ve n’ètra
la causa e l’ effetto, tra un’antecedente
e una conseguenza, independentemente
da ogni umano istituto, e da qualunque
politico artificio . E chi non vede, che
que’ sentimenti di riprovazione , di ap
provazione , di esecrazione e di benevo
lenza verso quelle azioni ed affezioni ,
che ne sono le cause eccitatrici , influì-,
scono infinitamente, come riflette il no
stro Autore, nella felicità di ciascuno?
E che altro sono quei nostri sentimen
ti, e que’ nostri giudizii, verissimi al
tronde e rettfssimi per sè medesimi, se
non maniere di percepire, come lo so
no tutti i giudizii e tutti i nostri senti
menti di ogni genere ? Non bisogna a-
dunque avvelenare la frase usata dal
nostro Autore, ove parla dell’ umana
giustizia . Siccome egli è un fargli trop
po il gran torto, se interpetrar si vo
glia ciò che e’ dice de’vizii e delle vir
tù ,
. jM
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Dettagli
- Page N°:64
- Publication:
- Author:Cesare Beccaria