Cesare Beccaria

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s’ egli fa penitenza . Imponetegli una
penitenza forte, e perdonategli.
Il vostro illustre Montesquieu ha det­
to; bisogna onorare la

•vendicarla; non significano, pesiamo che queste si debba parole; abbando­ , e esse non
nare la conservazione dell’ordine pub­
blico, ma significano, come lo dice il
giudizioso Autore de’
, e delle
Pene, essere assurdo, che un insetto cre­
da vendicare l’Ente Supremo. Nè ua
Giudice di Campagna, nè un Giudice di
Città non sono tanti Mosè, e Giosuè.
§. VI.
y f
Indulgenza
questi oggetti .

’ •
dReomani ’ sopra
I n tutta quanta l’Europa nelle conver­
sazioni delle persone culte, ed istruite
si discorre molto spesso .sopra la prodi­
giosa differenza, che passa fra le leggi
Romane, e tanti usi barbari, che vi si
sono introdotti in luogo di quelle, co­
me le immondezze di una superba cit­
tà , che cuoprono le sue rovine.
Certamente il Senato Romano.;aveva
come noi un profondo rispetto pel Dio
Supremo , ed aveva tanto rispetto per
li-Dei immortali, e secondarli difènden­
ti dal loro Eterno Padrone, quanto noi
M ? .
ne

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  • Page N°:89
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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