Cesare Beccaria

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Scuole prima di avere firmato i predetti
quattro articoli. Ma la Corte di Roma
era allora sì potente, e quella di Fran­
cia tanto debole, che questo decreto ri­
mase inutile
E’ da osservarsi per altro, che men­
tre la Corte di Roma non voleva, che
si rivelasse la Confessione, quando si
trattava della vita de’Sovrani, (<)/ ob­
bligava i Confessori a denunziare agl*
inquisitori coloro , che fossero accusati
in confessione dalle loro Penitenti di a-
vcrle sedotte, e di averne abusato. Pao­
lo IV., Pio IV ., Clemente V ili.,
Gregorio XV. ordinarono queste rivela­
zioni. Questa era un’ insidia molto im­
barazzante per li Confessori , e per le
Penitenti, ed era un fare di un Sacra­
mento un registro di delazioni, ed an­
che di sacrilegi. Poiché secondo gli an­
tichi Canoni, e specialmente per dispo-
si-
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• »
, che la Chie­
00 E
una solenne
Ctlcota, ia c i Pontefici
abbiano
sa
a ' Confessori di rivelare certi peccati
ordinato
cnesoisfoe n, ma solamente hanno proibito
in
aConfessori ’ medesimi di dare T assoluzione
a Penitenti iti certi casi
, se attesti
prima non hanno denunziato i loro compiici al
Tribunale dell' Inauisizione y il che lascia in­
tatto il segreto della Confessione. Fu dunque
o malignità y o ignoranza /’ accusa piena di
sarcasmi y che dà qui M. di Voltaire alla
Confessione auricolare de' Cattolici.

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  • Page N°:123
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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