Cesare Beccaria

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stzionc del Concilio Lateranese tenuto
sotto Innocenzo III. ogni Prete che ri­
vela. ra si una sia , confessione deve essere di interdetto, qualunque e natu­ con­
dannato ad un carcere perpetuo .
Ma vi è anche di peggio . Quattro
nel i<.5, e 17. Secolo ordinano la
Papi
rivelazione di un peccato^ d’ impurità ,
e non permettono quella di un parrici­
dio. Una donna confessa , o suppone
nel che Carmelitano Sacramento un Francescano deve avanti denunziare P un ha Carmelitano, sedotta il France­ ; il
scano . Un assassino fanatico credendo
servire Iddio nell’ ammazzare il suo
Principe, va a consultare un Confesso­
re sopra questo caso di coscienza, il
confessore diviene sacrilego , se salva la
vita al suo Sovrano, ^
Una simile contraddizione assurda, cd
orribile è una fatale conseguenza della
continua opposizione, che regna da tan­
ti secoli fra le leggi Ecclesiastiche , e
le leggi Civili , Il Cittadino si tro­
va in cento occasioni stretto fra il
sacrilegio, ed il delitto di alto tradi­
mento, c le regole del bene, e del ma­
le sono seppellite in un caos, da cui non
si sono per anche tratte fuori.j
La confessione de’ suoi falli è stata
autorizzata in ogni tempo appresso qua­
si tutte le Nazioni, Ognuno si accusa­ va
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  • Page N°:124
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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