Cesare Beccaria

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va nc’ misterii di Orfeo, d*Iside, di
Cerere , di Samotracia . Gli Ebrei fa­
cevano la confessione de’ loro peccati
nel giorno della espiazione solenne, c
mantengono tuttavia questo uso . Un.
penitente sceglie il suo
il
quale diviene a vicenda suo penitente,
c ciascuno dopo 1 ’altro riceve dal suo
compagno trentanove colpi di sferza nel
tempo che recita tre volte la forinola di
confessione consistente in tredici parole,
e che per conseguenza non articola cos’
alcuna di particolare.
Alcuna di queste confessioni non en­
trò giammai ne1 dettagli, nè servì di
pretesto a consultazioni segrete, che al­
cuni penitenti fanatici hanno fatto qual­
che volta per aver diritto di peccare im­
punemente ,ma questo metodo è perni­
cioso, perchè corrompe una salutare i-
stituzione. La Confessione, ch’era il
più gran freno de’ delitti, è più volte
divenuta ne’ tempi di seduzione, c di
turbolenze un inco raggi mento al delitto
medesimo, ed è probabile che per tutte
queste ragioni tante Società Cristiane
abbiano abolito una pratica così santa,
la quale sia sembrata loro tanto perico­
losa, quanto utile.
O ?
§.

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  • Page N°:125
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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