Cesare Beccaria

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pinione. Dove le Leggi sieno chiare e
precise. T'officio di un Giudice non con­
siste in altro che nell’accertare un fat­
to. Se nel cercare le prove di un deiir­
to richiedesi abilità e destrezza , se nel
presentarne il risultato ^necessario chia­
rezza e precisione j per giudicarne dal ri­
sultato medesimo, non vi si richiede che
un semplice ed ordinario buon senso ,
meno fallace che il sapere di un Giudice
assuefatto a voler trovar rei, c che tutto
riduce ad un sistema fattizio imprestato
da’ suoi studj . .
Felice quella Nazione,
dove le Leggi non fossero una scienza !
Elia è utilissima Legge quella, che ogni
uomo sia giudicato dai suoi pari, perchè
^dove si tratta della libertà e della fortu­
na di ufi Cittadino, debbono tacere quei
sentimenti, che inspira la disuguaglian­
za; e quella superiorità, con cui l’uo­
mo fortunato guarda l’ infelice, e quello
sdegno, con cui P inferiore guarda il su­
periore , non possono agire in questo
giudizio. Ma quando il delitto sia un’
offesa di un terzo, allora i Giudici do-
vrebbono essere metà pari del reo, metà
pari delPoffeso: così essendo bilanciato
ogn’ interesse privato, che modifica, an­
che involontariamente, le apparenze de­
gli oggetti, non parlano che le Leggi e
la verità. Egli è ancora conforme alla
Giustizia, che il Reo escluder possa fino

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  • Page N°:142
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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