Cesare Beccaria

me mai situati essi in questi terribili e
costanti rappòrti non tremavano quegl’
infelici avi nostri ad ogn’ istante sul vi­
ver loro? Arrestiamoci alquanto3 Sign.
Generale, sopra una porzione almeno
di quella legislazione ,. che presiede ai
delitti ; e cominciamo dall’ esaminare,
se sia essa veramente così crudele e -
stravagante , come la definiscono i Fi­
losofi .
Fatta che.si è dai Ministri della giu­
stizia la inquisizion generale del delitto,
procedesi alla .cattura dello sciagurato,
contro dr cui concorrono indizii, i qua­
li inducono sospetto della reità . Osser­
v ate, rispettabile Amico , che tutta la'
dottrina degl’indizii viene rimessa- all’
arbitrio dei Giudice; così che se questi
è animato o da un odio particolare con-
*rto il preteso reo , o se ne’ tribunali
vuol acquistarsi fama di uomo severo,
•può interpretando a suo senno i più fal­
laci indizii, ordinar 1’-arresto di un Cit­
tadino , e privarlo del più prezioso de’
beni naturali ; dico delia libertà . Osser­
vate ancora , che dalla pratica .universa­
le è stabilito doversi procedere alla cat­
tura anche allorché assolutamente man­
chino indizii chiari; e ciò. per la ragio­
ne , che, impiegandosi-tempo maggiore
a verificare il reo, questi nonfugga. A
me però sembra minor male, ;eh’esca
d2Ì-

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  • Page N°:152
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  • Author:Cesare Beccaria
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