Cesare Beccaria

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dallo Stato un uomo , il quale abbia
rubato una tabacchiera , di quello che ri­
manga per un tempo imprigionato un
infelice innocente, contro di cui conspi-*
rino pochi ed equivoci indizii . Se poi
ii delitto sarà stato commesso in luogo
•solitario , oh / allora non solo bastano gl’
incerti indizii ; ma le più lievi conget­
ture sono sufficienti per chiudere un Cit­
tadino in un fondo di torre. E* .vero,
che la ragione esigerebbe, che quanto
più il delitto è difficile a scuoprirsi, tan­
to più chiare dovessero esser lepruovc,
onde non correr rischio di avvolgere nel­
la condanna un innocente; ma è vero
altresì, che i nostri legislatori non con-
sultaron troppo la ragione nella compi-
• lazione del loro codice criminale.
Gl* Inglesi, quegl’ isolani felici, che
da noi venivan riguardati, come toto dr-
v/sos
o,ebrhanno ben altre leggi su que­
sta importantissima materia . Il famoso
atto Habeas
c,supro che fu approvato
nell’ armo trentesimo primo del Regno
di Carlo II. assicura la libertà de’ sud-
-diti, previene le arbitrarie disposizioni
di giudici o malvagi, o ignoranti, > c
viene giustamente dagl’ Inglesi riguarda-
. to, come una seconda gran Carta. Noi
intanto sappiamo benissimo, che Newton
ha trovato le leggi della gravitazione;
•che Pope ha fatta in bellissimi versi la
.sati-.
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  • Page N°:153
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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