X 25* X
de’ nostri diritti , ed estinto ogni senti
m ento della nostra forza , tremanti in
faccia ai nostri carnefici, non abbiam mai
‘ avuto coraggio
di reclamare contro T
ingiustizia, e di disarmare la tirannia.
M a com e mai nàcque ella cotesta lc-
gislazion m ostruosa, e così opposta alle
prim e universali nozioni della giustizia,
della equità, della beneficenza ? La mo
rale , e i grandi pri nei pii del diritto na
turale variano essi forse col variare de
gli anni? N o , io rispondo ; ma questi
principii medesimi , avvegnaché eterni
ed im m utabili, perdono o tutta , o gran
parte della loro forza , qualora con es
si sono in opposizione le passioni v io
le n t e , e l ’ ignoranza , che non sa ana
lizzare i rapporti delle c o s e .
G ettia m o , Sign. G enerale, un rapido
sguardo sui te m p i, nei quali venne for
mata quella com pilazione di l e g g i ,
che
oggi ancora dispongono del nostro ono
re , delle nostre v i t e ,
delle nostre so
sta n ze, delia nostra libertà . Quai tem
pi d’ orrore e di tenebre ! A v v o lta 1’
E uropa nella più profonda ignoranza-,
smarrito il gusto delle belle arti, soffo
cato il seme di quelle sensazioni delizio
che risultano all’ aspetto de’ grandi
s e ,
«api d’ opera della sesta e del pennello,
bandite le lettere, perdura colla libertà
personale 1’ altra libertà ancor più prc-
zio-
,-fr
Dettagli
- Page N°:168
- Publication:
- Author:Cesare Beccaria