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ziosa delle mentali facoltà, tutta la dot-
trina di que’ tempi infelici erasi ricove
rata presso alcuni M onaci ignoranti del
pari che ignorati , i quali altro in fin
non sapevano , che leggere, scrivere , c
disputare sopra argomenti in in tellig ib ili.
L ’ arti e i e
scienze ebber con noi c o m u
ne la stessa sorte . La filosofia ab b elli
ta ne1 versi di L u crezio,. V e lo q u e n z a ,
la politica , la morale cotanto sublimi
in C icerone, la poesia tanro grande in
V ir g ilio , tanto tenera,e voluttuosa in
O razio, e in C a tu llo , tutto fu inghiot
tito dal torrente delle nuove com bina
zioni-; e pochi anni bastarono per ccclis-
sare intieramente Io splendore del bril
lante ed illuminato secolo di A ugusto .
Per l’ altra parte egli era lungo tem
dacché il Romano impero non ave
p o ,
va veduto s u l ,suo .tr o n o , che una serie
quasi mai non interrotta di libertini, o
di furiosi coronati . Il vizio dal trono
circolò ne’ sudditi; passaggio natu rale,
facile, rapido. La corruzione e il con
tagio furono universali . I Caracalla ,
gli E lio g a b a li, i C o m m o d i, e tanti a l
tri mostri feroci avevan fatto obbliarc
le pacifiche e modeste virtù di T i t o ,
di
T r a ja n o , degli A n to n in i. Siccome per
lo spazio di molti anni non crasi vedu
almeno in un certo punto lum ino
un’ azione eroica, un tratto virtuo
so ;
t a ,
s o ,
Dettagli
- Page N°:169
- Publication:
- Author:Cesare Beccaria