Cesare Beccaria

so; quindi dalla generalità del popolo
non sapevasi neppure, che dir volessero
i nomi di virtù e di eroismo.
Come dunque era egli possibile, che
in questi tempi formar si potesse un si­
stema si Come è egli di mai sentito, giusta fino ed al che giorno equa in tanta legislazione di notte ri non d* ?
idee, e in tanta sedizione di affetti con­
fuse sommamente dovevan essere le no­
zioni del giusto e dell’ ingiusto ? I de­
litti, le atrocità, gli orrori, che gior­
nalmente commettevansi , generarono
assai naturalmente la persuasione , che
necessario fosse un estremo rigore. Si
credette di prevenire i grandi misfatti
piccole gastigando colpe con : politica sanguinaria fatale severità del pari le
che inutile , nata dalla poca cognizio­
ne del cuore umano ! Quindi .nessuna
proporzione fra i delitti , e le pene ;
quindi tutto fu misurato al termometro
della ferocia e deila inumanità. Il co­
dice penale parve inspirato dal cuor
crudele di un carnefice, anzi che det­
tato dalla tranquilla ragione di un sen­
sibile legislatore . Noi perdemmo allo­
ra il diritto di rinfacciare alla Grecia il
codice , che Dracone aveva scritto col
ssnpue •
In questa forma noi siam passati dalla
condizione di uomini liberi e indipen-
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  • Page N°:170
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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