Cesare Beccaria

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denti allo stato miserabile di sudditi e
di servi • Ma questo passaggio non si
fece ad un tratto . Fu d’uopo un lun­
go tratto di tempo , e un infinito con­
corso di circostanze per degradarsi a que­
sto segno . Il sentimento della libertà
è uno de’ primi e de’ più cari , che la
natura abbia scolpiti ne’ nostri cuori .
Il bisogno di vivere uniti fu cagione,
che ogni individuo sacrificar dovesse una
porzione della libertà propria per poter
tranquillamente godere dell’ altra por­
zione , ch’egli erasi riserbata. Dovette
costar moltissimo ai primi nostri padri
questo sacrificio fatale e necessario ; ma
questo fu il primo passo verso la servi­
tù. I loro discendenti, nati in società,
nacquero privi dell’assoluta naturale in­
dipendenza . A poco a poco questa pri-'
vazione divenne maggiore; perchè quel­
li , nelle mani di cui era stato affidato
il deposito della pubblica autorità , po­
terono impunemente tentare di ampliar­
ne i confini; quindi la servitù divenne
più grave e più estesa . A misura poi,
che le società si fecero numerose, gli uo­
mini divennero sempre più schiavi. Mol­
tiplicandosi i rapporti sociali si molti­
plicarono i bisogni^: si crearon arti ,
scienze, e piaceri. Nella folla delle
nuove idee secondarie si perdettero le
idee primitive di quel che dovevamo a-
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  • Page N°:171
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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