Cesare Beccaria

X 5 .X .
quenza la nebbia , cd de’ il sofismi, timido Se io la dubbio non seduttrice avessi non altro pos­ elo­
sano resistere.
merito che quello di aver presentato il
primo all’ Italia con qualche maggior
evidenza , ciò che altre nazioni hanno
osato scrivere , e cominciano a pratica­
re , io mi stimerei fortunato : ma se so­
stenendo i diritti degli uomini , e della
invincibile verità , contribuissi a strap­
par dagli spasimi c dalle angosce della
morte qualche vittima sfortunata della
tirannia o della ignoranza , ugualmente
fatale , le benedizioni e le lagrime di un.
solo innocente nei trasporti della gioja
mi consolerebbero del" disprezzo degli
Uomini.
• ,
. . .
ir.
..
§ .
O rìginedelle p en e. D iritto d ì
p u n ire.
N o * è da sperarsi alcun vantaggio du­
revole dalla politica morale, s’ ella non
sia fondata su i.sentimenti indelebili dell*
uomo. Qualunque Legge devii da que­
sti , incontrerà sempre unaresistenza
contraria, che vince alla fine; in quel­
la maniera che una forza benché mini­
ma , se sia continuamente applicata,
vince qualunque violento moto comuni­
cato ad un corpo
Con-

Dettagli

  • Page N°:213
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
Loading...