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ve scemarsi la forza della pena, se co*
stante vuol mantenersi la relazione tra
r oggetto e la sensazione .
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Della pena di Morie,
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(Q uesta inutile prodigalità di supplf-
zii , che non ha mai resi migliori
sta se gli la , uomini in morte un , Governo sia mi veramente ha spinto bene organizzato. ad utile esaminare e giu
Qual simili buiscono ? può Non rii essere uomini certamente il diritto, di trucidare quello che si , i da attri loro cui
risultano la sovranità e le leggi , Esse
non sono che una somma di minime
porzioni della privata libertà di ciascu
no . Esse rappresentano la volontà ge
nerale , che è 1 ’ aggregato delle partico
lari . Chi è mai colui , che abbia vo
luto lasciare ad altri uomini 1 *arbitrio
di ucciderlo?. Come mai nel minimo
sagrificio della libertà di ciascuno vi può.
essere quello del massimo tra tutt’ i be
ni , la vita ? E se ciò fu fatto , come
si accorda un tal principio coir altro ,
che T uomo non è padrone di uccider
si, e doveva esserlo , se ha potuto da
re altrui questo diritto, o alla società
intera 1*.
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Nou
Dettagli
- Page N°:221
- Publication:
- Author:Cesare Beccaria