Cesare Beccaria

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ro ed unico freno per distogliere gli al­
tivo tri dal , per commettere cui può credersi delitti ; secondo giusta e mo­ ne­
cessaria la pena; di morte .
Quando^ la sperienza di tutti i secoli,
nei quali 1 ’ ultimo supplizio non ha
mai distolti gli uomini determinati dall’
offendere la società , quando 1 *esempio
dei Cittadini Romani, e vent’anni di
Regno dell’ Imperatrice Elisabetta di
Moscqvia, nei quali diede ai Padri, dei
Popoli quest’illustre esempio, che equi­
vale almeno à molte conquiste compra­
persuadessero te col sangue gli dei uomini figli della , a Patria cui il , non. lin­
guaggio della ragione è sempre sospet­
to , ed efficace quello dell’ autorità, ba­
sta consultare la natura dell’ uomo per
sentire la verità della mia asserzione.
Non è l’intensione della pena, che
fa il maggior effetto sull’ animo umano,
ma P estensione di essa ; perchè la no­
stra sensibilità è piò facilmente e stabil­
mente mossa da minime,, ma replicate
impressioni ,* che da un-forte , ma pas­
seggierò movimento . L’ impero dell’
abitudine è universale sopra ogni essere
che sente, e come P uomo parla, e cam­
mina , e procacciasi i suoi bisogni col
di lei ajuto , così le idee morali non si
stampano nella mente, che per durevo­
li ed iterate percosse • Non è il ferri-

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  • Page N°:223
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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