Cesare Beccaria

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stromento necessario alla pubblica sicu­
rezza dati ai al di di fuori. dentro, Qual’ come è dunque i valorosi l’origi­ sol­
ne di questa contraddizione ? E perché è
^indelebile negli uomini questo sentimen­
to ad onta della ragione? Perchè gli uo­
mini nel più secreto, dei loro animi,
che più d’ ogni altra conserva,
parte,
tura ancor , la hanno forma sempre originale creduto della vecchia non esser’ na­
la vita propria in potestà di alcuno,’ .
fuori che della necessità , che col suo
scettro di ferro regge l’ universo.
Che debbon pensare gli uomini nel ve­
dere i savii Magistrati, c i gravi Sacer-.
doti della giustizia , che con indifferente
tranquillità fanno strascinare con lento
.apparato un reo alla morte, e mentre un
misero spasima nelle ultime, angosce, a-
spettando il colpo fatale, passa il Giu­
dice con insensibile freddezza , e fors’
■anche con segreta compiacenza della
propria autorità.,, a. gustare i vcomodi e
i piaceri della vita.? Ah , diranno essi
„ queste Leggi non sono che i pretesti
della forza, e le meditate e crudc-
„ li formalità della
non so-
„ no che un linguaggio di convenzio-
,, ne, per immolarci con maggior si-
5 , carezza , come vittime destinate in
óì sagrificio ali’ Idolo insaziabile del dis-
potiamo^ '•

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  • Page N°:230
  • Publication:
  • Author:Cesare Beccaria
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